Indicatori di Trading: Quali sono i migliori?

In questa guida scopriremo cosa sono gli indicatori di trading e quali sono i migliori per investire in borsa.

Cosa sono gli indicatori di trading?

Gli indicatori di trading sono strumenti utilizzati dai trader per individuare potenziali opportunità di trading. Questi strumenti misurano le condizioni attuali del mercato e, in base all’analisi di questi dati, generano segnali che indicano un’opportunità di acquisto o di vendita. L’uso più comune degli indicatori di trading è l’analisi tecnica, un metodo di valutazione dei titoli che analizza le tendenze statistiche raccolte dai movimenti storici dei prezzi.

Esistono diversi tipi di indicatori di trading, ciascuno con un approccio unico all’analisi dei dati di mercato e alla generazione di segnali. Ogni indicatore ha determinate caratteristiche ed i trader preferiscono sceglierli ed utilizzarli in base al loro stile di trading individuale.

Una caratteristica importante da considerare quando si sceglie un indicatore di trading è il tipo di dati da misurare. Ad esempio, alcuni indicatori sono più adatti ad analizzare i movimenti di prezzo a breve termine, mentre altri funzionano meglio con le tendenze a lungo termine. Altri fattori includono la durata dell’analisi (ad esempio, 5 o 10 giorni), la frequenza di generazione dei segnali (ad esempio, ogni barra) e la natura quantitativa o qualitativa dei segnali. 

Oltre a scegliere l’indicatore giusto, è importante anche capire come funzionano. Gli indicatori si basano in genere sull’analisi tecnica, un metodo di valutazione dei titoli che analizza i movimenti storici dei prezzi per identificare le tendenze e generare segnali di trading con l’intento di trarre profitto da tali tendenze.

Imparare ad usare gli indicatori di trading

Gli indicatori di trading sono alla base dell’analisi tecnica e chi opera seguendo una qualsiasi strategia utilizza almeno uno degli indicatori che descriveremo. A dire la verità anche chi segue l’analisi fondamentale sfrutta comunque alcuni di questi indicatori per scegliere i migliori punti di ingresso e uscita dal mercato.

In questa guida elencheremo i migliori indicatori di trading che possono essere utilizzati per negoziare sui principali mercati. Per imparare ad usarli in maniera proficua vi consigliamo di seguire queste 3 fasi:

  1. Capire ciò che fanno i trader più esperti con il Copy Trading
  2. Studiare dal Corso di Trading sviluppato da LiquidityX
  3. Fare pratica sul conto Demo di uno dei Broker proposti

Come accennato in precedenza il conto Demo lo troverete su ognuna delle piattaforme proposte dai Broker CFD elencati nell’introduzione.

Studiare un Corso di Trading

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Ma oltre alla licenza ci sono tutta una serie di servizi che hanno contribuito a rendere questo intermediario finanziario così popolare. Uno di questi è il Corso di Trading sviluppato dal suo team di esperti.

Parliamo di un Ebook gratuito che spiega come usare i principali indicatori di trading ed è totalmente gratuito, ecco come scaricarlo:

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Imparare dai trader più esperti

eToro è uno dei Broker CFD più diffusi al mondo e la sua popolarità è dovuta a numerosi servizi a supporto dell’operatività dei trader.

Offre un servizio che va oltre gli indicatori e la piattaforma e permette di imparare dai trader più esperti. Questo strumento si chiama Copy Trading.

Come si intuisce dal nome è un sistema che permette di scegliere i trader più esperti di eToro e con un click, ricopiare sul vostro conto tutte le loro operazioni a mercato, automaticamente e senza costi aggiuntivi. Ecco come si usa il Copy Trading:

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I migliori indicatori di trading

L’approccio al trading online dev’essere graduale perché si possano apprendere le strategie più efficaci e ancor prima di negoziare sui mercati è necessario comprendere quali sono i migliori indicatori di trading e come si usano.

Per favorire il miglioramento delle performance dei trader abbiamo elencato i migliori indicatori a disposizione dei trader, tutti strumenti gratuiti e disponibili nelle principali piattaforme di trading.

Per utilizzarli al meglio è necessario fare molta pratica, preferibilmente in Demo, così da non correre rischi inutili mentre si imparano le regole di base e i settaggi di questi strumenti di analisi tecnica.

Vediamo dunque quali sono i migliori indicatori di trading che tutti devono conoscere:

Media Mobile Semplice

Per comprendere la tendenza di un mercato bisogna conoscere le medie mobili, che sono gli indicatori essenziali per valutare la direzione di un particolare asset.

Ogni trader che si rispetti conosce la media mobile semplice e sa impostarla su di un grafico.

Si tratta di una linea basata sulla media (mobile) degli ultimi prezzi di un titolo e il suo settaggio può essere più  aderente al prezzo (media mobile veloce, ad esempio a 21 periodi) , oppure più a lungo termine (media mobile lenta, ad esempio a 200 periodi).

La linea viene tracciata direttamente sul grafico dei prezzi e spesso si utilizzano due o tre medie mobili per avere una visione a breve, medio e lungo termine sulla direzione del trend in atto.

L’incrocio di queste medie mobili, spesso determina dei punti di ingresso o di uscita da un trade.

Medie mobili

Pivot Points

I Pivot points sono degli indicatori che aiutano a stabilire i “punti cardine” del mercato.

Solitamente vengono calcolati da un apposito indicatore che segnala quali sono le aree di prezzo “calde”, nelle quali i prezzi possono rimbalzare oppure accelerare rapidamente.

Sono delle aree nelle quali i prezzi si comportano in maniera simile ai supporti e alle resistenze, quindi bisogna fare molta attenzione quando ci si avvicina a questi livelli.

I pivot point sono degli indicatori di trading che solitamente vengono utilizzati per stabilire dei punti di ingresso o di uscita dal mercato.

pivot point

MACD

La sigla MACD sta per Moving Average Convergence Divergence, ovvero convergenza e divergenza di medie mobili.

Si tratta di un particolare indicatore chiamato oscillatore, che come molti altri, “oscilla” all’interno di un canale e mostra i punti di ipercomprato o ipervenduto.

Questi punti rappresentano le situazioni sbilanciate del mercato, nelle quali ci sono troppi trader che puntano al rialzo oppure troppi che puntano al ribasso e la situazione diventa instabile.

Inoltre il MACD è costituito da due linee che si intersecano, una delle quali è detta Signal Line. Gli incroci tra queste due linee possono offrire segnali di trading.

Come potete vedere nel grafico qui sotto, il MACD solitamente non viene mostrato sopra il grafico dei prezzi ma in un’apposita area destinata agli indicatori, al di sotto del grafico stesso.

macd

Oscillatore RSI

Fra gli oscillatori non possiamo fare a meno di parlare dei famoso RSI: Relative Strenght Index. Si tratta di un indicatore che oscilla fra 0 e 100 e mostra le zone di ipercomprato e ipervenduto.

Come per quasi tutti gli oscillatori, anche l’RSI mostra le situazioni instabili del mercato, quando c’è una dominance di trader che comprano o che vendono e determinano una possibile inversione.

Le fasi di ipercomprato o ipervenduto vengono solitamente visualizzate graficamente dalla linea RSI che supera determinati livelli, che possono essere settati in base alla strategia utilizzata ma generalmente sono 70 e 30.

Solitamente un oscillatore come RSI viene utilizzato insieme ad un altro indicatore per determinare meglio i prezzi di ingresso o di uscita dal trade.

rsi

Bande di Bollinger

Le Bande di Bollinger sono un indicatore di tendenza molto efficace, che mostra graficamente un canale direttamente sul grafico dei prezzi.

Questo canale racchiude la maggior parte dei prezzi al suo interno e si basa sulla media mobile e su altre due linee poste , una sopra e una sotto, che seguono le variazioni di prezzo al rialzo e al ribasso.

Le linee esterne avvolgono i prezzi e aiutano a comprendere quando questi ultimi stanno per fare delle inversioni, solitamente vicino alle due linee esterne.

Nei mercati laterali e con trend non eccessivamente rapidi, le Bande di Bollinger sono degli indicatori di trading molto efficaci.

bande di bollinger

Oscillatore Stocastico

Ecco un altro oscillatore che merita un approfondimento: Lo Stocastico, un oscillatore che confronta il prezzo attuale con un intervallo di prezzi precedenti che possono essere settati.

Il suo movimento è simile a quello del RSI, infatti anche lo stocastico aiuta a distinguere le fasi di ipercomprato e ipervenduto.

I livelli che indicano le zone di ipercomprato o ipervenduto nello stocastico sono 80 e 20, anche se possono essere modificati a seconda delle esigenze.

Quando un mercato è in trend, gli oscillatori non sono molto precisi perché i prezzi possono restare parecchio sia in ipercomprato che in ipervenduto.

Nelle fasi laterali o con tendenze lievi invece, lo Stocastico può essere molto utile per determinare i prezzi di ingrasso e uscita dal trade.

stocastico

ADX

Per individuare un trend ci sono numerosi indicatori di trading e uno dei più usati è l’ADX, che misura la forza del trend.

Nato come indicatore per le commodities, ora è utilizzato in ogni asset perché la sua efficacia è indubbia.

Non vogliamo scendere nel dettaglio della formula che lo caratterizza ma è composto da una linea principale e due linee che si intersecano: +DI e – DI.

Guardando il comportamento di queste due linee rispetto alla linea dell’ADX, si capisce quanto un trend sia stabile e quanto sia forte.

Inoltre l’incrocio delle linee aiuta a determinare dei validi segnali di ingresso e uscita dal mercato.

adx

ATR

Come ultimo indicatore, ma non certo per importanza, dobbiamo spendere due parole per l’ATR ovvero l’Average True Range, che indica i periodi di bassa e alta volatilità.

Non è un indicatore che aiuta ad entrare ed uscire da un trade, bisogna usarlo insieme ad un altro strumento per determinare i livelli di entrata e di uscita.

Ma l’ATR ci dice quanto è alta la volatilità e questo ci permette di capire se un trend si sta sviluppando e quanto sia forte.

La volatilità è spesso sottovalutata ma un trader deve capire quando conviene negoziare e quando invece è meglio stare fuori dal mercato, perché i prezzi sono troppo “fermi” o troppo “in movimento”.

Solitamente con una volatilità elevata è difficile trovare dei segnali di trading validi e la stessa cosa si può dire quando è troppo bassa.

Non sottovalutate mai questo indicatore, che è di ausilio alla maggior parte delle strategie operative.

atr

Indicatore Aroon

L’indicatore Aroon è uno strumento di analisi tecnica utilizzato dai trader per misurare il momentum del mercato e le potenziali opportunità di trading. Si basa sul concetto di momentum, ovvero sulla velocità con cui i prezzi salgono o scendono nel tempo.

L’indicatore Aroon utilizza due linee: una linea “Aroon up” e una “Aroon down“. La linea Aroon up indica il tempo trascorso da un titolo senza alcun movimento di prezzo significativo, mentre la linea Aroon down rappresenta il tempo trascorso dall’ultimo calo di prezzo.

I trader utilizzano l’indicatore Aroon per identificare le tendenze e prevedere quando potrebbero invertirsi. Quando una delle due linee si incrocia con l’altra, significa che che il momentum del movimento dei prezzi è cambiato e può indicare un’inversione di tendenza. L’indicatore Aroon aiuta inoltre i trader a identificare i periodi di alta volatilità e consente loro di adattare di conseguenza la propria strategia di trading, ad esempio utilizzando timeframe più brevi o cercando titoli più volatili.

Indicatore TSF

L’indicatore TSF è uno strumento di analisi tecnica utilizzato dai trader per identificare potenziali opportunità di trading. Questo indicatore misura le condizioni di mercato e, sulla base dell’analisi di questi dati, genera segnali che indicano se è il momento ottimale per acquistare o vendere un titolo. Si basa principalmente sul calcolo della forza del trend, che valuta l’entità e la direzione dei prezzi recenti movimenti.

Esistono diversi tipi di indicatori TSF, ciascuno con un proprio approccio all’analisi dei dati di mercato e alla generazione di segnali di trading. Tra i fattori più comuni che influenzano le prestazioni di un indicatore TSF vi sono la durata del trend analizzato, la frequenza con cui genera i segnali e la natura quantitativa o qualitativa di questi ultimi. Poiché esistono i fattori che possono influenzare la performance di un indicatore TSF sono così tanti e diversi che è importante che i trader considerino attentamente queste variabili quando ne scelgono uno per la loro strategia di trading.

Conclusioni

Come avete visto gli indicatori di trading sono degli strumenti indispensabili per un trader moderno, che non può prescindere dall’ausilio di almeno uno di questi strumenti per la propria operatività.

Imparare ad usare gli indicatori richiede molta pratica ma alla base ci dev’essere una buona conoscenza dell’analisi tecnica.

Per apprendere le basi dell’analisi tecnica e le strategie di utilizzo dei principali indicatori c’è un apposito Corso di Trading. E’ gratuito, scaricatelo subito:

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FAQ

Cosa sono gli indicatori di trading?

Sono degli strumenti che aiutano a comprendere la direzione e la forza di un determinato asset in un particolare periodo di tempo.

Quali sono i migliori indicatori di trading?

I migliori indicatori li abbiamo descritti nella nostra guida, i principali sono le medie mobili e gli oscillatori.

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